L’interpretazione delle immagini
Una notevole rilevanza è stata data alla fase di organizzazione delle missioni di monitoraggio, pianificando i rilievi in funzione delle caratteristiche morfologiche e delle estensioni dello scenario, proprio in vista dell’obiettivo di mettere a disposizione sul mercato un nuovo servizio di monitoraggio ambientale di alta specializzazione. Il tutto integrando anche le successive fasi di post-processing che includono la fornitura di dati intermedi relativi a:
a) ortofoto e modelli digitali DSM (Digital Surface Model) e DTM (Digital Terrain Model) a partire dai dati forniti dai sensori multispettrali e fotografici;
b) modelli spaziali di alto dettaglio con nuvole di punti 3D, raffinando i precedenti modelli DSM e DTM, a partire dai dati forniti dal sensore LiDAR;
c) mappe tematiche relative all’uso del suolo o a particolari aspetti dei suoi componenti (es.: NDVI).
In una fase di elaborazione successiva è, infine, possibile estrapolare da questi dati intermedi, e in modo del tutto automatico, delle attribuzioni di valore a particolari indicatori ambientali da utilizzare in successive valutazioni multidimensionali, con ciò semplificando di molto tempi e costi normalmente richiesti nella esecuzione di queste complesse indagini territoriali.